Descrizione
La scrittura, al tempo stesso grintosa e romantica, di Salvatore Spoto, supportata dalle splendide immagini di Liliana Barbagallo, accompagna, in un viaggio ideale nel passato, alla scoperta di Ostia Antica. L’autore, noto per la capacità, come giornalista e scrittore, di frugare tra le pieghe della storia e della società, riserva in questo libro, il primo della collana “Roma racconta…”, della quale è direttore responsabile, una serie di sorprese a chi, passeggiando tra le vestigia dell’antico quartiere portuale della Capitale, vuole ascoltare le parole delle antiche pietre.
C’è l’incontro dei primi “vigili”, con i quotidiani problemi di ordine pubblico. C’è anche la scoperta delle numerose bettole, le cauponae, destinate a trasformarsi in thermopholia, antesignane dei fast food del futuro. Qui era possibile consumare cibi caldi. Tra questi la focaccia, preparata con farina e aromi, antesignana della pizza con il pomodoro, è nata nelle bettole di Ostia affollate di marinai e mercanti? Pare proprio di si. E poi la visita ad un “centro direzionale”, anticipazione della moderna via Bissolati e di altre strade del centro di Roma. Si tratta del “Foro delle Corporazioni”, con il suo grande porticato sotto il quale c’erano gli uffici di rappresentanza delle compagnie marittime e dei commercianti stranieri, contrassegnati da mosaici che indicavano la ditta e la città di provenienza. E ancora: le prime “villette a schiera” e un albergo. Il viaggio continua, tra il fascino dei misteri dei culti orientali e scene di vita che sembrano rivivere dalle vestigia, mentre il vento, accarezzando le fronde degli alberi, intona l’eterna fascinosa nenia dei ricordi della storia.